Piccoli consigli per un sonno riposante

Il sonno (dal latino somnus) è una necessità fisiologica, definito come stato di riposo contrapposto alla veglia. Il sonno è una fase fondamentale durante la quale l’organismo recupera energia, e corrobora lo stato fisico e psichico.

Come la veglia, infatti, il sonno è un processo fisiologico attivo che coinvolge l’interazione di diverse componenti del sistema nervoso centrale e autonomo.

Numerosi studi scientifici dimostrano che per promuovere il benessere e la salute mentale è fondamentale passare attraverso l’attività fisica, l’alimentazione e una corretta qualità del sonno.

Tutti questi fattori sono da tenere in considerazione per favorire il mantenimento della salute.

In particolar modo ci sono anche studi che evidenziano come il sonno abbia anche un’importante funzione rigenerativa a livello di sinapsi cellulari.

Quindi curare la qualità del sonno può veramente aiutare anche a migliorare le performance sportive e lavorative di un individuo.

La qualità del sonno è forse più importante della quantità, ovvero del numero di ore che ogni notte si riesce a dormire con continuità. In effetti, dopo una notte insonne o un riposo insufficiente ci sentiamo stanchi, spossati, nervosi.

Purtroppo, in Italia non sono pochi coloro che soffrono di disturbi del sonno. 

Una stima, risalente all’anno scorso, affermava che gli adulti insonni fossero oltre 13 milioni, ovvero una persona su 4, ma ora questo numero con la pandemia, la paura e l’ansia che questa situazione si porta dietro, è fortemente lievitato.

Anche se pochi lo sanno, esistono 3 tipi di insonnia in base al momento in cui si presenta il disturbo:

  • Insonnia inziale: ne soffrono le persone che fanno fatica ad addormentarsi. 
    È l’insonnia più comune e conosciuta e riguarda quelle persone che quando si mettono a letto non riescono a rilassarsi e a disconnettere la mente, ma vengono travolti da mille pensieri riguardo alla propria vita, al lavoro e alla famiglia che creano affanno e preoccupazione, pensieri che di notte prendono un’importanza sproporzionata e alla mattina si relativizzano;
  • Insonnia centrale: consiste nella difficoltà a dormire in modo continuativo. Di solito il soggetto che ne soffre non ha difficoltà ad addormentarsi, ma sperimenta frequenti risvegli nel corso della notte, sonno leggero o risvegli completi nel cuore della notte con la possibilità di riaddormentarsi nelle ultime ore. Questo disturbo potrebbe essere dovuto anche a problemi alla ghiandola tiroidea o nel caso delle donne, a irregolarità del ciclo ormonale;
  • Insonnia terminale: è l’insonnia delle persone che si svegliano spontaneamente un paio di ore prima della sveglia e non riescono più addormentarsi. Questa insonnia provoca nel soggetto che la sperimenta una sensazione di ansia e malessere che si trascina durante la giornata ed è spesso causata da tensioni in ambito lavorativo.

Per favorire un buon sonno si possono seguire piccole accortezze:

  • Cercare di andare a dormire e alzarsi sempre alla stessa ora, creando una routine della sera;
  • Praticare attività fisica quotidiana, non alla sera se possibile, in quanto nelle ore serali può avere effetto contrario portando ad una sovraeccitazione;
  • Bere qualcosa di caldo prima di andare a dormire, che sia latte caldo o una tisana rilassante;
  • Evitare di guardare telefono/tablet almeno 30 minuti prima di addormentarsi;
  • Consumare una cena leggera 3 ore prima di coricarsi per permettere una corretta digestione;
  • Non studiare o lavorare dopo cena, ma dedicarsi ad attività rilassanti abbassando i ritmi;
  • Evitare il consumo eccessivo di alcolici a cena, che causano risvegli notturni nel cuore della notte;
  • Prima di andare a dormire praticare meditazione, tecniche di rilassamento del corpo o fare un bagno caldo con qualche goccia di olio essenziale di mandarino o di lavanda;
  • Utilizzare sapientemente le piante che più sono indicate per favorire un’elevata qualità del sonno

Le piante più note e conosciute per regolare il sonno sono:

  • Escolzia: induce uno stato di rilassamento e concilia il sonno, rendendolo più profondo e stabile anche in stati ansiosi moderati. Non apporta stordimento e torpore al momento del risveglio. Adatta per tutte le tre tipologie di insonnia;
  • Valeriana: ha un’azione depressiva del sistema nervoso centrale, riduce il tempo necessario per addormentarsi e migliora la qualità del sonno nelle prime ore della notte. Utile in caso di insonnia inziale;
  • Melatonina: regola il ritmo circadiano, ha un effetto sedativo informando l’organismo che è l’ora del sonno specifica per disturbi iniziali del sonno;
  • Melissa: agisce come calmante sul sistema nervoso e rilassante su quello muscolare, perfetta in caso di insonnia dovuta a stanchezza eccessiva e nervosismo;
  • Passiflora: ha una forte azione tranquillante e ansiolitica che favorisce un fisiologico sonno senza risvegli notturni;
  • Arancio Dolce: svolge un’azione sedativa, antispasmodica e calmante in grado di sciogliere le tensioni, superare la stanchezza e lo stress e contrastare il nervosismo causate da notti insonni;
  • Biancospino: svolge un’azione sedativa grazie ai tannini e ai flavonoidi che agiscono a livello del sistema nervoso centrale riducendo lo stato di tensione, l’ansia, lo stress e favorendo il sonno;
  • Griffonia: definita come un antidepressivo naturale, agisce sui livelli di serotonina regolando il ciclo sonno-veglia;

Mettere in pratica queste buone abitudini e intraprendere la via del naturale può aiutare a svegliarci con il buon umore e ad affrontare la vita con la giusta carica ed energia